Tony Hawk's Pro Skater 4 PSX PSP

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  1. PES11
     
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    Tony Hawk: un nome una garanzia!
    Parlare di un nuovo episodio di Tony Hawk è qualcosa di semplice e complicato al medesimo tempo. Da un lato sappiamo, in partenza, di trovarci di fronte ad un ennesimo capolavoro e vani risultano i tentativi di mettere in luce problemi tali da inficiare questa tesi. Passano gli anni, cambiano le console, ma Tony Hawk continua imperterrito sulla sua strada non sbagliando mai un colpo.
    Dall’altro lato ci troviamo nella scomoda posizione di chi, armato di bisturi, deve andare a “sezionare” un gioco cercando di mettere in luce proprio quegli aspetti che maggiormente lo differenziano dai suoi prequel.
    Questa volta, però, chi scrive ha avuto vita abbastanza facile, perché Tony Hawk 4 si differenzia in maniera evidente dal prequel proprio nella sua struttura di base.

    Quella completa sensazione di libertà…
    Non sto a perdere troppo tempo nello spiegarvi le diverse modalità di cui è ricco il gioco (la classicche “Single Session”, “Free Skate”, “Create a Skater”), ma voglio focalizzare l’attenzione sull’aspetto più importante e, al tempo stesso, innovativo di Tony Hawk 4 così come lo si può notare giocando in modalità “Carriera”.
    Qui, infatti, è evidente la sostanziale novità apportata dal quarto episodio della serie ad una struttura di gioco ormai affermata e consolidata.
    Chi ha giocato i capitoli precedenti ricorderà, senza dubbio, che esisteva un tempo limite di due minuti entro i quali il giocatore doveva completare un determinato numero di obbiettivi.
    La situazione è ora cambiata (in meglio aggiungiamo noi…) radicalmente: il tempo limite di due minuti rimane, ma il cronometro parte solo dal momento in cui accettiamo di portare a termine un determinato compito assegnatoci da uno dei tanti personaggi indicati da una freccia che incontreremo nella varie locazioni.
    Esiste quindi la possibilità di esplorare in lungo ed in largo ogni ambiente per il semplice piacere della scoperta o allenarsi nell’esecuzione delle mosse e dei trick che, in un secondo momento, dovremo utilizzare per il conseguimento degli obbiettivi.
    Parlando proprio di obbiettivi dobbiamo dire che i ragazzi della Neversoft hanno davvero fatto le cose in grande proponendo tutta una serie di compiti molto varia e condita da un briciolo di follia…
    Qualche esempio? Avete mai giocato a tennis utilizzando una tavola da skateboard? Avete mai inseguito un auto aggrappandovi al paraurti posteriore nel tentativo di liberare la figlia di un attempato professore sequestratala un gruppo di malviventi?
    Oppure non avete mai affrontato una banda di teppisti bevitori di birra che vi prendono in giro, magari “condendo” i loro insulti con qualche “sonoro” (e poco fine) rutto”?
    L’elenco potrebbe andare avanti per molto, ma voglio lasciare a ciascuno il piacere di scoprire tutte le chicche che gli sviluppatori ci hanno riservato...
    Non dimentichiamo poi che un’altra interessante novità riguarda la gestione dei bonus, ossia la possibilità di ottenere nuove e colorate tavole da skateboard piuttosto che occhiali, cappellini, maglioni, scarpe o qualsiasi altro indumento possa servire a dare allo skater un suo personalissimo aspetto esteriore.
    Questa volta sarà necessario raggranellare il denaro necessario superando le varie prove ed esplorando a fondo i livelli.

    Editor di livelli e multiplayer
    Della longevità del titolo diremo più avanti, ma anticipiamo ora che essa è elevata non solo per la presenza di una modalità “Carriera” che contempla ben 190 obbiettivi da raggiungere, ma anche per un ottimo Versus Mode e la presenza di un sofisticato quanto semplice Editor di Livelli che ci consentirà di creare il nostro personalissimo skate park.
    Utilizzando un semplice sistema “drag and drop” (prendi e trascina) potremo posizionare rampe, muri, ringhiere, ostacoli, addirittura piscine… e combinare tutto questo in molteplici modi per trovare sempre nuovi stimoli e sfide da affrontare.
    Per chi ama le sfide con amici non c’è poi che l’imbarazzo della scelta.
    Dalla sfida alla combo più complessa al raggiungimento del punteggio più elevato, passando per la ricerca della “corona” di re degli skater e la cosiddetta gara H.O.R.S.E. (una semplice sfida a punti dove il giocatore che ottiene il punteggio più basso viene, di volta in volta, “premiato”, per così dire, con una lettera della parola “Horse”. Il giocatore che per primo completa la parola con tutte le lettere perde), Tony Hawk 4 presenta una varietà situazioni capace di accontentare chiunque.

    Giocabilità
    Non sono mai stato un grandissimo fan della serie, ma devo dire che Tony Hawk 4, rispetto al prequel, è, se possibile, migliorato anche per quanto riguarda la giocabilità.
    L’aver deciso di fare un piccolo passo indietro relativamente alla velocità dell’azione ha portato evidenti benefici al gameplay, contribuendo a mitigare la confusione e la frenesia che, nelle situazioni più complesse ed intricate, potevano andare ad incidere sul fattore divertimento.
    Da notare che la curva di apprendimento risulterà, all’inizio, abbastanza ripida ed i principianti potranno trovarsi non propriamente a loro agio.
    Una volta, però, appresi i segreti del mestiere risulterà semplice ed immediata l’esecuzione di spettacolari combo ed incredibili trick.

    Grafica
    Il RenderWare Engine utilizzato dai ragazzi della Neversoft rappresenta indubbiamente una garanzia: gli ambienti di gioco sono ampi come non mai e curati in ogni dettaglio, le animazioni degli skater sono state ulteriormente migliorate (osservate, per esmpio, i trivk più complicati come vengono eseguiti alla perfezione) e le textures si presentano generalmente buone.
    Preoccupa, tuttavia, qualche sporadico calo del frame rate (comunque attestato sui 60 fps per buona parte del gioco) nelle situazioni più concitate e con un maggior numero di poligoni su schermo (provate a giocare il livello ambientato nel penitenziario di Alcatraz e capirete benissimo quello che sto dicendo).
    Potevano essere migliori, a nostro parere, i modelli poligonali dei personaggi e si sarebbe dovuto prestare più attenzione al bad clipping che in taluni casi risulta abbastanza evidente.
    Nulla comunque di particolarmente grave per un titolo che si presenta con un aspetto estetico globalmente sopra la media.

    Sonoro
    Frenetico, assolutamente indovinato ed in sintonia con il gioco, il sonoro è uno degli aspetti più apprezzabili in Tony Hawk 4.
    Come al solito ci troviamo di fronte ad una vera e propria parata di star internazionali che hanno ben volentieri prestato le loro musiche alla soundtrack del gioco. Una ridda di motivi che spaziano dal punk all’heavy metal non disdegnando qualche escursione nel rap.
    Qualche nome tra i più famosi? Goldfinger, Run-DMC, The Cult, AC/DC, Public Enemy, The Offspring, fino a raggiungere l’apoteosi con “The Number of the Beast” degli Iron Maiden.
    Buono anche il parlato (il gioco è completamente in lingua inglese) con le voci perfettamente in tono con ogni personaggio.

    Longevità
    Il mutamento a livello strutturale del gioco, con 190 obbiettivi di difficoltà crescente da completare nei vari livelli, unito ad un Versus Mode più che mai ricco e completo sono il biglietto da visita per una longevità davvero fuori dal comune.
    Il fattore rigiocabilità, inoltre, è anch’esso ai massimi livelli, non fosse altro per gli innumerevoli segreti e gli stucchevoli particolari da scoprire partita dopo partita.


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